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Lutto ad Arenzano, muore davanti al portone di casa: un fiume di commenti affettuosi

Il corpo senza vita di un uomo di 56 anni è stato ritrovato stamattina ad Arenzano in Via Don Servetto. L’uomo è stato apparentemente colto da malore mentre stava rientrando a casa.

A dare l’allarme i vicini che in prima mattina hanno ritrovato il corpo dell’uomo in un lago di sangue. Con tutta probabilità l’uomo è stato colto da malore cadendo a terra e ferendosi.

A quanto risulta stava rientrando una volta terminato il suo turno di lavoro in un locale rivierasco, accompagnato dal suo datore di lavoro. In seguito, una volta solo, il malore e la caduta. 

L’intervento di un’ambulanza di Ponente soccorso e dell’automedica Golf 5 non ha potuto far altro che constatare che per lui non c’era più nulla da fare. I carabinieri, altresì giunti sul posto, hanno avviato le indagini.

Babalì, molto conosciuto ad Arenzano, ha lavorato per anni in diversi ristoranti del paese e la sua morte ha suscitato un fiume di commenti commossi e affettuosi.

Sul gruppo Facebook “Sei di Arenzano se” sono in tanti a volerlo omaggiare con parole di affetto, ricordando soprattutto il suo sorriso e la sua gentilezza: “Me lo ricordo appena arrivato ad Arenzano – spiega Fabio – con un sorriso gigantesco, un italiano deficitario e un borsone pieno di scarpe che cercava di vendere in tutti i modi. Poi piano piano si è stabilizzato nel paesello, era un grande lavoratore e sicuramente lo possono confermare i ristoratori dove lavorava e ha lavorato. Una bella storia di integrazione”.

E poi: “Quando ti si incontrava per strada non era possibile non scambiarci un mega sorriso – dice Veronica – ti ricorderò così, con quel sorriso che illuminava i tuoi occhi”. 

“Sempre sorridente e amichevole – ricorda Paola -. Un sorriso che era un sole”. “Ciao Babali – scrive Mariangela – avevi sempre un sorriso tutti eri un gran lavoratore mi spiace tantissimo”.