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La parola al commercialista – Le novità della Legge di Bilancio 2023, prima parte

Legge di Bilancio 2023 n.197, Pubblicata in GU n. 303 del 29.12.2022.

PRIMA PARTE

Vediamo alcune delle novità in modo sintetico.

Superbonus

Sono state riviste e ampliate le norme che prevedono la riduzione dal 110% al 90% dell’aliquota per il Superbonus a partire dal 2023. Per il 2023 resta l’aliquota al 110% solo in caso di:

  • interventi effettuati dai proprietari, o comproprietari di immobili con fino a quattro appartamenti per i quali alla data del 25 novembre, risulta presentata la CILAS;
  • interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata entro il 18 novembre 2022 e la CILAS presentata entro il 31 dicembre;
  • interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali al 31 dicembre 2022 risulta presentata la domanda per l’acquisizione del titolo abilitativo.

Per gli interventi condominiali introdotto l’obbligo per l’amministratore, o del condomino rappresentate per i mini condomini, di autocertificare la data della delibera dell’assemblea.

Proroga bonus mobili

Per gli anni 2023 e 2024 l’ammontare per l’acquisto di mobili ma anche grandi elettrodomestici green, in caso di interventi di ristrutturazione della casa sul quale si può chiedere una detrazione del 50% delle spese, sale dai 5.000 euro a 8.000 euro.

Rinegoziazione mutui, tasso da variabile a fisso

E’ prevista la possibilità di passare a tasso fisso sui mutui ipotecari in origine non superiori a 200.000 euro e per chi ha un’Isee non superiore a 35.000 euro e senza ritardi nei pagamenti delle rate.

Soglia contante a cinquemila euro

A decorrere dal 1°gennaio 2023 il limite per il trasferimento di denaro contante passa da 1.000 a 5.000 euro.

Aumento delle soglie di ricavi per accedere alla contabilità semplificata

Le soglie di ricavi da non superare nell’anno per usufruire della contabilità semplificata sono elevate da:

  • 000 a 500.000 euro per le imprese che esercitano la prestazione di servizi;
  • da 700.000 a 800.000 euro per le imprese aventi a oggetto altre attività.

Misure contro il caro energia

Per il 1° trimestre 2023 si confermano i Crediti di imposta con aumento delle percentuali:

  • per le imprese energivore al 45% in luogo del 40% ;
  • per imprese diverse dalle energivore, dotate di contatori di energia elettrica pari o superiore a 4,5 kW, al 35%, in luogo del 30 per cento ;
  • per imprese gasivore, al 45% per cento, in luogo del 40% ;
  • per le imprese non gasivore al 45%, in luogo del 40% ;

Si prevede inoltre:

  • Annullamento oneri generali di sistema elettrico;
  • IVA ridotta somministrazioni gas metano;
  • Bonus sociali per le categorie di clienti svantaggiati;
  • Credito d’imposta per l’acquisto di carburante da parte di imprese agricole e della pesca.

Pacchetto famiglia e Lavoro

  • Agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 8 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza;
  • Per il 2023 l’Assegno Unico sarà maggiorato del 50% per il primo anno di vita del bambino, e di un ulteriore 50% fino ai tre anni per le famiglie composte da 3 o più figli. Maggiorato anche l’importo ulteriore per le famiglie numerose. Confermato l’assegno per i disabili;
  • Per i dipendenti aliquota al 5% per i premi di produttività fino a 3.000 euro;
  • Ampliamento della possibilità di ricorrere a prestazioni di lavoro occasionale, attraverso l’aumento da cinque a dieci mila euro l’anno del limite massimo dei compensi che possono essere corrisposti da ciascun utilizzatore, la previsione che si possa ricorrere a tali prestazioni anche in relazione alle attività agricole, nonché da parte di utilizzatori con un numero di dipendenti con contratto a tempo indeterminato fino a dieci, anziché a cinque (commi 258 e da 258-bis a 258-terdecies);
  • Incremento al 3%, per il 2023, del taglio della quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti pubblici e privati (esclusi i lavoratori domestici). La platea dei beneficiari è fissata ai dipendenti con retribuzione imponibile di 1923 euro mensili (25 mila euro annui). Contemporaneamente si conferma il taglio del 2% sui contributi dovuti sulle retribuzioni fino a 35 mila euro annui (2.692 euro mensili) già in vigore per la seconda parte del 2022;
  • Lo smart working viene prorogato sino al 31 marzo 2023 solo per i lavoratori fragili ovvero con particolari patologie o disabilità sia del settore pubblico che privato;
  • Ripristinati i voucher in agricoltura per le prestazioni occasionali fino a 10.000 euro;
  • Congedo parentale retribuito all’80% invece del 30% per un mese , fruibile fino ai sei anni di vita del bambino, fruibile da entrambi i genitori;
  • Per le scuole partitarie è previsto il ripristino del contributo (70 mln) + trasporto disabili (24 mln);
  • Per il 2023 è possibile andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro decontribuzione del 10%;
  • Viene prorogata per il 2023 opzione donna con modifiche: in pensione a 58 anni con due figli, 59 con un figlio, 60 altri casi ma solo per lavoratrici in categorie svantaggiate. Confermata anche Ape sociale per i lavori usuranti;
  • dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito di cittadinanza nel limite massimo di 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.

Rubrica a cura del Dott. Salvatore Muscatello – Laureato in Scienze Politiche indirizzo Economico presso l’Università di Genova. Appartenente al Corpo della Guardia di Finanza e componente della Direzione Distrettuale Antimafia di Genova con incarichi speciali fino al 2000. Dal 2001 Commercialista e Revisore contabile con studio in Arenzano.