Marco Fanini, nato nel 1990, ha studiato all’Itis Italo Calvino di Sestri Ponente diplomandosi come perito in elettronica e comunicazioni. È da sempre appassionato di meteorologia e ha iniziato da piccolo a studiare questa disciplina, imparando presto a leggere le carte meteo. Collabora con siti meteo a livello nazionale, è membro dell’Associazione Ligure di Meteorologia ed è fondatore del portale web Arenzanometeo.
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Nell’ultimo articolo dove ho spiegato come evolve il tempo durante l’autunno ligure, ho citato i temporali autorigeneranti. Questi temporali sono molto pericolosi a causa della loro insistenza sulle medesime zone per anche svariate ore. Sono stati loro i protagonisti di tutte le alluvioni che hanno colpito il territorio ligure anche recentemente.
Ma cosa sono i temporali autorigeneranti? E perchè sono così pericolosi?
I temporali autorigeneranti sono temporali che, come già detto in precedenza, tendono a insistere per più ore nelle medesime zone e che si continuano ad autoalimentare per effetto dello scontro di masse d’aria diverse. La condizione generale alla base di questo fenomeno atmosferico è sempre la stessa ed è tipica della circolazione atmosferica mediterranea autunnale: una profonda bassa pressione atlantica che affonda verso il Mediterraneo e richiama da sud venti sciroccali caldi (spesso direttamente dall’Africa) che, proprio perché caldi, accumulano grandissime quantità di umidità nel loro viaggio sopra al mare Mediterraneo. Insieme a questo richiamo caldo vi è aria più fresca associata ad un fronte freddo richiamato anch’esso dalla bassa pressione atlantica (saccatura atlantica in gergo tecnico) che scende da nord.
Il temporale autorigenerante ha un elemento di maggiore criticità: è l’effetto di uno scontro di masse d’aria calde e fredde che si scontrano sempre nel medesimo luogo per diverse ore. Ed ecco che ripetute convergenze di masse d’aria fresche e calde e umide scaricano quantitativi enormi di pioggia (nell’alluvione di Genova che ha colpito il Fereggiano quasi 500mm in una mattinata ovvero circa un terzo della pioggia media annuale). Il fronte non riesce a scorrere verso est perchè bloccato da un’alta pressione sui Balcani. Ed ecco che la situazione appena descritta si immobilizza per 24-36 ore, ore fatali per le zone sotto alla linea di convergenza.
In caso di un’allerta da parte della Protezione Civile è sempre bene rimanere costantemente informati durante l’evento, in quanto questi fenomeni sono molto localizzati e potrebbero trarre in inganno visto che magari vi trovate a qualche chilometro di distanza e magari sta cadendo solamente una blanda pioggia autunnale. Nel caso invece vi troviate sotto un temporale con le caratteristiche sopra descritte, rimanete in casa e non scendete assolutamente in strada.