Arpal ha diramato l’allerta arancione per temporali da questa mezzanotte alle 13 di domani, giovedì 5 settembre, sul centro-ponente (A-B-D): attenzione alle precipitazioni e alle raffiche di downburst.
In giallo dalle 21 di oggi alle 15 di domani il resto della regione.
Il sindaco di Arenzano ha disposto con apposita ordinanza la chiusura – che dalle ore 00:00 del 05/09/2024 fino al cessare dell’allerta meteo arancione – le seguenti infrastrutture pubbliche ubicate nel territorio del Comune di Arenzano:
– Scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado
– Cimitero Comunale
– Piscina Comunale
– Campo Sportivo N. Gambino
– Bocciofila G. Toso
– Biblioteca comunale
– Ufficio Informazioni Turistiche
– Palestre ubicate e annesse ai plessi scolastici
– Campi Tennis Villa Maddalena
– Palazzetto dello Sport
– Tensostruttura Piazza Rodocanachi
– Parchi Comunali
– Diurno Piazzale S. Martino
L’accesso alla sede del Comune di Arenzano, ubicata all’interno del Parco Comunale, sarà
consentito esclusivamente mediante gli ingressi posti su Via Sauli Pallavicino n. 39 e Piazzale Rodocanachi.
Si ricorda che con allerta arancione e pioggia resterà chiusa la galleria del Pizzo.
Anche a Cogoleto il sindaco ha disposto che per la la giornata di domani, dalle ore 00 alle ore 13 restino chiusi/interdetti all’accesso: scuole di ogni ordine e grado, mercato settimanale, cimiteri, centri diurni, impianti sportivi, parchi, aree giochi, centri civici comunali, aree cani. Saranno inoltre interdetti all’accesso/transito parcheggi interrati o seminterrati e sottopassi in caso di allagamenti e passeggiata/spiagge in caso di mareggiata.
Le ultime uscite modellistiche riportano un maggiore ingresso della ventilazione meridionale, che sospinge la convergenza verso la terraferma con conseguenti accumuli e persistenza più accentuati rispetto alle valutazioni della mattinata, che rimangono valide per la descrizione dell’evoluzione prevista.
L’allerta arancione è il massimo grado per i temporali, che potranno manifestarsi anche con intense raffiche di downburst.
L’annunciato maltempo, che già adesso favorisce l’instabilità con fenomeni temporaleschi forti sul bacino del Mar Ligure, si svilupperà in diverse fasi.
Fino alla serata odierna saranno possibili temporali forti (con possibili raffiche di downburst): ad esempio a Varese Ligure sono caduti 45.6mm/1h alle 16.30.
La fase più intensa è attesa dalle prime ore della notte fino alla mattina di giovedì 5 settembre, con precipitazioni diffuse e fenomeni temporaleschi forti o organizzati più insistenti sul centro-ponente, dove potrà verificarsi una convergenza, ossia lo scontro fra l’aria caldo-umida proveniente dal Tirreno e l’aria più fredda in uscita dalla pianura padana attraverso i valichi appenninici.
Le nuove uscite modellistiche hanno aumentato i quantitativi di pioggia e la possibile stazionarietà dei temporali, che saranno molto intensi, capaci di scaricare ingenti quantitativi di acqua in uno spazio e un tempo molto ristretto, accompagnati da grandine di piccole dimensioni e soprattutto improvvise raffiche di downburst in corrispondenza degli scrosci più intensi, con tutte le conseguenze che possono causare raffiche improvvise e localizzate anche superiori ai 150 km/h per cui non esiste un’allerta specifica.
Tutta la struttura transiterà verso il levante nel corso della mattina, sempre accompagnata da piogge diffuse e temporali che dovrebbero muovere verso Est, lasciandosi alle spalle instabilità residua.
Il passaggio perturbato sarà accompagnato da un sensibile calo termico, soprattutto nelle temperature massime (mediamente 4-8 gradi in meno), tuttavia in corrispondenza dei temporali il crollo potrebbe essere decisamente più marcato; non mancherà un aumento del moto ondoso da giovedì sera fino a molto mosso sotto costa.
In queste situazioni ARPAL sottolinea come sia indispensabile che tutti prestino attenzione all’evoluzione meteo, soprattutto prima di effettuare qualsiasi spostamento. Per le azioni preventive sulle cose, invece, le misure di protezione civile suggeriscono di agire in anticipo: correre ai ripari in prossimità dell’emergenza potrebbe essere rischioso.