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Sicurezza e pulizia della spiaggia del porto di Arenzano, tra rifiuti abbandonati e risse

La situazione della spiaggia del porto di Arenzano non è delle migliori: a denunciarlo, nel corso delle settimane, diversi cittadini, e adesso anche il gruppo ApertaMente Arenzano chiede lumi con un’interrogazione. Sul piatto della bilancia ci sono il degrado creato da chi abbandona i rifiuti sulla spiaggia – una delle più belle del paese – ma anche la maleducazione di numerosi gruppi di ragazzi che molestano gli altri bagnanti, e a volte finisce anche in rissa. Entrambi fattori che, se non vengono affrontati, rischiano di diventare cronici.

Il Comune di Arenzano ha previsto anche quest’anno il servizio di vigilanza privata per la sorveglianza e il controllo delle spiagge libere nei weekend di luglio e agosto, fino alle 19. Ma negli orari non coperti dal servizio?

“La situazione – scrivono i consiglieri Giulia Gambino e Gianluca Traverso – continua ad essere sempre più critica e degradata soprattutto nei giorni feriali in cui non è previsto il servizio di vigilanza. Dalle 14,30 alle 19 infrasettimanali, in particolare, si registra la presenza costante di gruppi composti da numerosi ragazzi che contravvengono a tutti i divieti imposti: bivaccano e lasciano spazzatura, mozziconi di sigarette e bottiglie di vetro sulla spiaggia (situazione riscontrata anche nella spiaggia libera del Circolo Velico); in probabile stato di alterazione arrecano grave disturbo e molestie ai bagnanti e spesso la situazione degenera in risse anche con uso di armi bianche; frequenti gli incidenti provocati ai bambini (pallonate con lesioni) che si trovano accidentalmente nella loro traiettoria di gioco o comunque di azione. Le forze dell’ordine tutte, pur chiamate a intervenire, a oggi non lo hanno fatto”.

Insomma, bagnanti, turisti, mamme e bambini si trovano spesso costretti ad andarsene lasciando la spiaggia in balia di questi gruppi senza controllo. 

E dunque i due consiglieri chiedono al sindaco quali provvedimenti intenda prendere la giunta per regolamentare l’accesso e la fruizione degli arenili liberi del paese, anche quando la vigilanza è assente, soprattutto nella spiaggia del porto, per evitare che la situazione degeneri definitivamente.