Grande successo per l’iniziativa messa in campo da IAD MED Volare Volley di Arenzano con la Associazione Genitori Ragazzi Non Vedenti ODV, che per una sera hanno dato la possibilità alle ragazze del Volare e a tutte le persone che lo hanno desiderato – e sono state davvero tante, circa un centinaio – di provare un’esperienza totalmente immersiva e spiazzante: vivere un’esperienza da non vedenti.
Ritrovo alla Madonnina di Via Olivete da dove – sotto la guida di Fernanda Facciolo e Maria Lo Conte, Vice Presidente e Segretaria della Associazione nonchè mamme di ragazzi non vedenti – chi ha voluto mettersi alla prova ha potuto incamminarsi, bendato e munito di un leggero bastone bianco da non vedente, lungo la via per un centinaio di metri in direzione di Villa Figoli. Un centinaio di metri, fino ad incrociare via Vittorio Veneto, in cui il mondo è stato immerso nella totale oscurità. Un’oscurità che ha ampliato tutti gli altri sensi e ha fatto vivere un’esperienza straordinaria, ossia – come ci ha spiegato Fernanda Facciolo nella clip in coda all’articolo – “ribaltare la situazione” e immedesimarsi nel mondo dei non vedenti. E in questa condizione anche solo attraversare una piccola via poco trafficata è una piccola, grande impresa.
E poi la pizza, all’HamburgElia di via Manni, sempre rigorosamente bendati e tutti seduti in lunghe tavolate, dove il buio – forse per l’intenso vociare – ha fatto meno paura. Ma, varcata di nuovo la linea tra luce e oscurità, come capisci dov’è il bicchiere? e come lo riempi se è vuoto? “Dipende dai punti di vista” risponde con un sorriso disarmante Enzo Fascicolo, presidente dell’Associazione.
Ecco il senso del viaggio di questa serata alla scoperta di un nuovo modo di vedere.