Uno scenario quantomeno surreale, quello di lunedì sera, al termine di un’allerta rossa che ha davvero tenuto gli arenzanesi con il fiato sospeso, soprattutto per la potenza della mareggiata.
Ed è stato proprio il mare a creare danni e disagi: le onde, con la loro potenza, nella zona del molo di Ponente, hanno attraversato la strada, disperdendo le barche dei pescatori e invadendo la via Aurelia e corso Matteotti, creando un allagamento come ad Arenzano – a memoria dei residenti – non si era mai visto. I primi ad arrivare hanno trovato di fronte a loro uno scenario surreale, come dicevamo prima, con le barche di legno che galleggiavano sull’Aurelia, come se, al posto della strada, ci fosse stato un canale.
A vanificare il duro lavoro dei volontari, dei dipendenti del Comune e delle forze dell’ordine, il fatto che il mare non abbia smesso di crescere, provocando nuove “ondate” pronte a invadere locali (tra quelli danneggiati, almeno la Cremeria del Sasso, il Folkstudio, Serafino) e ad avanzare senza fermarsi davanti a nulla: nemmeno davanti alle porte dei Bagni Maddalena che per la seconda volta – dopo la tromba d’aria del 2014 – sono stati devastati. Danni anche ai bagni Sole, al ristorante La Cambusa, e ad altri esercizi dell’area.
A farsi sentire forte, in ogni caso, la solidarietà degli arenzanesi: tanti i cittadini, specialmente giovani, che sono scesi in strada, armati di secchi, pale, rastrelli e anche ruspe, per cercare di ripulire la zona quantomeno da sabbia, legni e immondizia portati dal mare, lavorando accanto alla Protezione Civile, all’Associazione Nazionale Carabinieri, alla Croce Rossa, agli operai del Comune e ai Vigili.
Corso Matteotti e il lungomare non sono gli unici punti di Arenzano che hanno subito danni questa sera: c’è anche piazzale del Mare con il nuovo campo da beach volley e da basket invasi dall’acqua, vico Cappuccini, e poi il porto, con onde molto alte che hanno superato la diga foranea.
A stupire, non solo le dimensioni delle onde, ma anche la loro potenza: sono state in grado di distruggere, ad esempio, parte della recinzione del campo da beach, e hanno causato nuovamente gravissimi danni ai bagni Maddalena.
Fotografie gentilmente inviate da Luigi Briasco