Un viaggio in Giappone può essere l’occasione per rendere omaggio a un grande arenzanese che nel paese del Sol Levante ha dato lustro all’Italia.
Edoardo Chiossone, incisore ed artista, è sepolto proprio ad Aoyama, il principale cimitero di Tokyo, dove è stata riservata una sezione agli stranieri che nel 19° e nel 20° secolo hanno avuto un ruolo importante e hanno contribuito alla modernizzazione del Giappone.
Chiossone, nato ad Arenzano nel 1833, dopo varie esperienze come incisore a Firenze, in Inghilterra e in Germania, fu invitato nel 1875 dal Governo Imperiale del Giappone per lavorare all’Officina Carte e Valori del Ministero dele Finanze dove disegnò e incise le prime banconote e i primi francobolli di produzione giapponese. Morì a Tokyo l’11 aprile 1898.
La sua collezione di arte giapponese, la più grande e preziosa in Italia, è ospitata a Genova nel Museo d’Arte Orientale. Recentemente il Comune di Arenzano ha organizzato la conferenza “Da Arenzano a Tokyo, un arenzanese verso il paese del Sol Levante” per ricordare il suo illustre cittadino.
Unico italiano sepolto tra i ciliegi del cimitero di Aoyama, a Edoardo Chiossone è dedicata una stele posta accanto al suo monumento funebre nel 2001 in occasione dell’anno dell’Italia in Giappone. Chiossone è ricordato come incisore italiano, valente tecnico e insigne artista che contribuì allo sviluppo dell’arte della stampa in Giappone e all’amicizia tra i due paesi.
Il “Cimitero degli stranieri” è gestito dal governo metropolitano di Tokyo che garantisce la perfetta manutenzione dei monumenti funebri. Come recita un’incisione all’ingresso, il cimitero “è stato realizzato con il pensiero rivolto a chi ha attraversato il mare ed è morto in terra straniera. Passeggia tranquillamente nel cimitero, pensa ai sentimenti dei defunti e delle loro famiglie e ripensa all’epoca in cui il Giappone raggiunse la modernizzazione”.
Valentina Bocchino, Tokyo