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Foto – Lavoro, ecco le “istruzioni per l’uso” del Lions Club

Stamattina, nonostante l’allerta 2, la sala della bocciofila Toso di Arenzano si è riempita di persone che hanno partecipato al workshop del Lions Club Arenzano-Cogoleto sulla ricerca attiva del lavoro. Nonostante sia impossibile fornire una ricetta, soprattutto in questi tempi di crisi, il relatore Aldo Cinco – esperto del mercato del lavoro, HR & Career Senior Consultant e membro dei Lions – ha fornito consigli utili e suggerimenti pratici, una vera e propria “cassetta per gli attrezzi” per chi è alla ricerca della prima occupazione, per chi – avendola perduta – ne cerca una nuova, e per chi vuole migliorare la propria posizione.

Dieci sono stati gli argomenti trattati nel workshop, tenendo sempre conto che cercare un lavoro è già un lavoro, e come tale va pianificato e gestito.

Ecco una breve sintesi (CLICCA QUI per scaricare e leggere le slides ufficiali del workshop):

  1. Il bilancio delle competenze e l’inventario delle aspirazioni.
    Si tratta di un momento di riflessione in cui dobbiamo dire a noi stessi, con sincerità, quali competenze abbiamo, a che punto siamo e dove vogliamo arrivare, con un’analisi delle nostre capacità e dei nostri obiettivi.
  2. Il Curriculum Vitae – il nostro biglietto da visita.
    Il CV è la sintesi delle esperienze formative e lavorative di chi si candida per un posto di lavoro.  Si tratta di uno strumento che permette di catturare l’attenzione del selezionatore e che può aprire la strada ad un colloquio di lavoro. Il selezionatore in genere impiega dai 20 secondi a qualche minuto per leggere un CV, che quindi dev’essere facile da leggere, sintetico, aggiornato, professionale (attenzione agli errori!), mirato, sincero. I nodi vengono al pettine: spesso durante il colloquio in genere vengono studiati dei piccoli “trabocchetti” per verificare la veridicità di quanto scritto nel CV. Un altro suggerimento riguarda i voti scolastici: se non vengono scritti, il selezionatore può pensare che non siano particolarmente brillanti.
    Da evitare: calligrafia illeggibile (nei rari casi di CV ancora scritti a mano), font troppo piccoli o stravaganti, informazioni ovvie, carenza di informazioni sugli studi e sui tempi impiegati per portarli a termine, mancanza di chiarezza su competenze e reperibilità, errori grammaticali, palese insincerità.
    Gli anglosassoni utilizzano la regola delle 5 C per descrivere il documento ideale: clear, concise, courteous, correct, complete.
  3. La lettera di presentazione: come scriverla.
    Non si può incartare un bel regalo utilizzando un sacchetto della spesa: così anche il CV deve essere accompagnato da una bella lettera di presentazione, che dev’essere – tra le altre cose – sintetica (se ci allarghiamo troppo mostriamo i nostri difetti).
  4. Il colloquio di lavoro: come ci si presenta, cosa dire e cosa soprattutto evitare.
    Bisogna tenere d’occhio fattori come emotività, competitività, stress e tensione, che facilmente possono rovinare un colloquio. Se è vero che l’abito non fa il monaco, è altrettanto vero che quel che conta è la prima impressione: per questo, quando si stringe la mano, bisogna alzarsi in piedi e porgere la mano che non dev’essere né troppo rigida, né “a pesce”. Per dare una buona impressione bisogna essere puntuali, e fare attenzione all’alito: meglio non bere l’ammazzacaffè prima di un colloquio di lavoro! Occorre inoltre prestare attenzione all’abbigliamento, in modo da avere un aspetto gradevole, non esagerato (è il caso del vestito troppo corto, o troppo scollato) che consenta comunque di sentirsi a proprio agio (se non si è abituate a camminare sui tacchi, meglio non rischiare di fare figuracce e scegliere scarpe basse). Inoltre è decisamente non opportuno, durante un colloquio, parlare male degli ex colleghi ed ex datori di lavoro.
  5. Le tecniche per la ricerca del lavoro.
    In genere una piccola media impresa cerca il personale tramite – per citare alcuni metodi – conoscenza diretta, conoscenza indiretta attivabile tramite i referral, tramite CV che arrivano già in azienda, banche dati (è il caso di Almalaurea), agenzie di lavoro, annunci di lavoro, società di selezione del personale, cacciatori di teste.
  6. Centri per l’Impiego – Agenzie per il Lavoro – Società di selezione del personale
    Forniscono informazioni e servizi per chi cerca lavoro, facendo anche pre-selezione.
  7. I Concorsi Pubblici.
    Il concorso è un metodo di selezione del personale tipico dell’ambito pubblico.Si sviluppa attraverso la pubblicazione di un Bando pubblico, la raccolta di candidature entro termini perentori e la formazione di una graduatoria dei più idonei a seguito di una valutazione oggettiva da parte di una Commissione d’esame, basata su prove di vario genere (esami), titoli posseduti o una combinazione di queste due modalità.
  8. La ricerca del lavoro e la rete Internet: i motori di ricerca e i meta-motori.
    Oggi il web rappresenta una nuova modalità di incontro tra domanda e offerta del lavoro. Le parole chiave di questa nuova dimensione sono e-recruiting, advertising online, job online, social network, motore di ricerca. Tra i social network particolarmente importante è LinkedIn, la piattaforma dedicata al mondo del lavoro. Quali sono i migliori siti per cercare lavoro? Eccone alcuni: LinkLavoro.it, InfoJobs.it, Bakeka.it, BancaLavoro.com, PortaleLavoro.org, Jooble-it.com.
  9. Lavoro dipendente e lavoro autonomo.
    Il lavoro subordinato è caratterizzato fondamentalmente dalla collaborazione del prestatore di lavoro con l’imprenditore o suoi delegati e dalla subordinazione dello stesso agli ordini/indirizzi da loro impartiti. Il lavoro “autonomo” è invece caratterizzato dalla gestione a proprio rischio e dall’organizzazione dell’attività lavorativa da parte dello stesso prestatore, il quale è del tutto libero di determinare in modo autonomo: l’oggetto, il tempo e il luogo della prestazione lavorativa. L’espressione lavoro parasubordinato nel diritto italiano indica invece un tipo di lavoro che presenta caratteristiche intermedie tra quelle del lavoro subordinato e quelle del lavoro autonomo.  
  10. Stato dell’arte: la situazione del mercato del lavoro, particolarmente in Liguria.
    Tutte le imprese al giorno d’oggi risentono della forte crisi, ma le caratteristiche dell’imprese liguri sono un’ulteriore limite al loro sviluppo, per le dimensioni limitate (capitale sociale, addetti, fatturato), la scarsa propensione all’esportazione e all’internazionalizzazione, la dipendenza da finanziarie pubbliche con sedi direzionali fuori Liguria (Finmeccanica, Fincantieri ad esempio).

 Ad Arenzano è presente uno sportello InformaLavoro, che si trova al secondo piano del Muvita. Ecco l’indirizzo e-mail per informazioni: infolavoroarenzano@provicia.genova.it

 

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