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Calcio, Mister Corradi sul campionato dell’Arenzano: “Sarà tosto, tostissimo”

Parte domani il campionato di calcio di Eccellenza e, come ormai è tradizione, abbiamo scambiato qualche battuta con il Mister dell’Arenzano FC Alberto Corradi.

Come vedi questo campionato che sta per partire con girone ulteriormente ridotto a 16 squadre?

“In realtà si ritorna alle origini perché la formula era cambiata durante il periodo del covid, ma il campionato di eccellenza è sempre stato storicamente a 16 squadre, quindi torna col suo format normale. Sarà un campionato molto equilibrato. Ci sono oggettivamente un paio di squadre – Imperia e Cairese – costruite per vincere e sulla carta sono senz’altro superiori. Poi vedo due gruppi di squadre, uno da medio-alta classifica e un altro da medio-bassa, dove sarà facile scivolare da uno all’altro a seconda delle mille variabili che devi affrontare ad ogni giornata. Quindi c’è un sostanziale equilibrio e tolte le due favorite vedrei Campomorone, Busalla e – come sorprese – Rivasamba e Pietra Ligure”.

Pietra Ligure che in Coppa Italia ha fatto lo sgambetto alla Cairese con due vittorie in due partite …

“Li ho visti e devo dire che giocano proprio bene. Il Pietra Ligure ha una squadra che è stata tanti anni in Eccellenza e che è retrocessa in quel campionato strano post Covid. Erano già ben attrezzati con giocatori validi, che hanno saputo tenere; hanno un ottimo settore giovanile e sono ben allenati. Quindi ha tutte le caratteristiche da squadra-rivelazione”.

L’Arenzano è al terzo anno consecutivo di eccellenza: sarà quello della maturità?

“Questo può e deve diventare l’anno della conferma dell’Arenzano come squadra di Eccellenza, che è l’obiettivo della società. Anche perché tre anni consecutivi di Eccellenza l’Arenzano non li ha mai fatti. Anche legando in continuità la storia dell’Arenzano FC con il Borgorosso, che era riuscito un anno persino a fare la serie D, ritornando però subito in Eccellenza e poi ancora giù in Promozione. Perché storicamente quello era il livello della squadra. Negli ultimi tre anni, pur con qualche difficoltà, abbiamo comunque alzato l’asticella e ora l’obiettivo è di stabilizzare la società tra i club che si posizionano in Eccellenza, che è la serie A dei dilettanti. Come, peraltro, la società merita. Per organico, potenzialità e struttura societaria.
Però è difficile. Quest’anno il nostro campionato sarà molto, molto tosto e come ho già detto molto equilibrato. Oltretutto con l’incognita delle retrocessioni. Nel senso che oggi come non mai ci sono tante squadre liguri in serie D e speriamo che anche quest’anno – come la stagione scorsa – non retroceda nessuno. Ma se malauguratamente ciò dovesse accadere aumenterebbero di conseguenza anche le retrocessioni nel nostro campionato. Dunque, ripeto, sarà davvero dura”.

Quest’anno la società ti ha portato una dozzina di nuovi ragazzi. Grande campagna acquisti, ma poi mettere la quadra in campo potrebbe essere complicato…

E’ un bel gruppo di giocatori nuovi che – al netto di due/tre individualità già pienamente formate per la categoria – è costituito da tutti ragazzi giovani che arrivano da squadre importanti come Vado, Sestri Levante ecc. e che, ovviamente, dovranno seguire un percorso di crescita. Sono giovani interessanti con cui lavoro volentieri e come allenatore sono fiero che diverse società vedano nell’Arenzano il posto giusto dove mandare i propri giovani a fare esperienza. Sia perché da noi c’è un po’ più di spazio, meno competizione con i “vecchi”, e poi forse anche perchè pensano che il mister sia quello giusto per farli crescere. E questo, ovviamente, mi fa piacere.
E poi abbiamo questa scommessa – Ermir Rezi – che è un ragazzo un po’ più grande, arrivato dall’Albania e che siamo riusciti finalmente a tesserare questa settimana. Si sta allenando e speriamo di metterlo in campo presto. E’ un giocatore strutturato, una punta che ha militato diversi anni nella serie A Albanese e poi Kosovara e si vede che sta in campo con il piglio del calciatore navigato.

Domenica – a proposito di squadre che puntano direttamente alla promozione – la partenza sarà col botto. Quale sarà l’arma anti-Cairese?

“Vero, l’anno scorso la Cairese ha mancato la promozione per un soffio. Quest’anno ha cambiato allenatore e anche tanti giocatori, prendendo il meglio. La nostra arma anti-Cairese sarà una sola, come l’anno scorso, quando qualche soddisfazione ce l’ha data: correre, correre più degli altri e metterli in difficoltà. Questa sarà la nostra arma con le big, specie con quelle di organico tecnicamente molto alto e magari con qualche propensione al sacrificio in meno rispetto ai nostri giovani”.