Viaggiatori, marinai, cantastorie: sono i temi popolari del trallallero, la tipica forma di canto polifonico genovese tramandata per lo più oralmente. Ieri sera, durante il concerto del coro G.B. Chiossone di Arenzano, il pubblico numerosissimo ha apprezzato le canzoni tradizionali fino ad arrivare alla commozione. Una serata all’insegna di un patrimonio culturale da proteggere e conservare, ma anche all’insegna della solidarietà: durante la serata, infatti, sono stati raccolti fondi da destinare alle popolazioni emiliane colpite dal terremoto.
E così sono stati eseguiti brani che hanno rievocato mille emozioni, grazie alle voci dei membri del coro che – con la loro tecnica di canto ad imitazione strumentale – hanno eseguito brani come “Levite depuì”, “In scio ma de Boccadasse”, “Tranvaietti da doia” e la celebre e struggente “Ma se ghe penso”, che ha portato diversi spettatori alle lacrime.
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