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VIDEO – Polemica a Cogoleto: «Saluto fascista in consiglio comunale, nel Giorno della Memoria»

Sta facendo rapidamente il giro del web la foto (tratta dal video dello streaming) del presunto saluto romano esibito dai tre consiglieri di centrodestra, Francesco Biamonti, Valeria Amadei e Mauro Siri, durante una votazione nel consiglio comunale di ieri sera, mercoledì 27 gennaio. Il Giorno della Memoria, per giunta.

Il video

Alla terza volta, in aula scoppia la polemica. Nel video, si può vedere a partire dal minuto 3:02:32

 

Le immagini sembrano inequivocabili, nonostante i consiglieri stessero alzando la mano per votare, ma c’è dell’altro oltre al gesto: almeno due consiglieri di maggioranza, come riportato in video, hanno dichiarato di aver sentito da Biamonti un invito esplicito a votare “con il saluto fascista”, indirizzato ai colleghi.

Biamonti ha ribadito di non aver dato indicazioni di quel genere, e ha detto che questo è il suo solito modo di votare: sarebbe per lui una strumentalizzazione, una “ripicca” dovuta al fatto che il suo gruppo ha votato contro il bilancio. «Ci vuole il plotone di esecuzione per una cosa che non è successa» ha commentato su Facebook sotto il video del consiglio comunale.

Bruzzone: «Condanno con forza il gesto»

Questo il commento del sindaco Paolo Bruzzone, postato oggi su Facebook: «La giornata di ieri è stata segnata da un grave episodio avvenuto durante la seduta del Consiglio Comunale: alcuni consiglieri della minoranza si sono ripetutamente esibiti nel saluto romano. Mi preme condannare con forza tale gesto, appartenente alla simbologia fascista, che evoca valori politici di intolleranza, odio e discriminazione razziale. La nostra Cogoleto ha sempre difeso in maniera salda i valori antifascisti presenti nella Costituzione e mai, fino ad oggi, i dibattiti politici si erano dimostrati così estremi. Sono pertanto convinto che quanto accaduto ieri non possa e non debba passare inosservato, nel rispetto di tutte le persone che, a causa dell’ideologia a cui rimandano quelle braccia tese – e più in generale, di ogni forma di prevaricazione indipendente dal colore politico – hanno vissuto gli orrori del passato perdendo la vita e vedendosi private di ogni forma di libertà e dignità. Da qui la necessità di rimarcare quanto già espresso durante la seduta del Consiglio Comunale, esprimendo nuovamente la mia preoccupazione e quella di tutta l’Amministrazione per fatti che sono lontani dal nostro vivere quotidiano e dal rispetto che contraddistingue i valori democratici e di pace del nostro Paese. Gesti come quelli di ieri, che mi auguro non si ripetano più in alcun modo, sono da stigmatizzare aspramente, ancor di più se commessi da rappresentati delle istituzioni, in giornate così importanti e cariche di significato, come quella della Memoria, e dai banchi di una sala consiliare intitolata a Sandro Pertini».

Anche il vicesindaco Stefano Damonte si è espresso su Facebook: «Ieri sera è avvenuta una cosa molto grave, una scena assolutamente vergognosa ad opera di alcuni esponenti della minoranza. Si tratta di gesti (il saluto romano) che devono essere sempre, con forza, condannati, soprattutto quando avvengono in un’aula di Consiglio Comunale e, come se non bastasse, nel giorno della Memoria! Il video della diretta del Consiglio comunale parla da sé e invito tutti i Cittadini a prenderne visione. La mia speranza è che un fatto del genere non debba mai più accadere»

Toti: «Non è tollerabile»

Anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha commentato:

 

Biamonti: «Ricostruzione falsa, presenterò querela»

«La caccia alle streghe è ricominciata. Nessuno può permettersi di infangare il mio nome né tantomeno quello del mio partito. Per questo motivo presento querela nei confronti dei consiglieri di maggioranza che dicono di avermi sentito dire frasi che non mi appartengono e nei confronti del sindaco Paolo Bruzzone per la ricostruzione falsa che ha fatto sul suo profilo facebook. Qualche consigliere in cerca di visibilità vorrebbe giocare sulla mia pelle, per questo ho deciso di rivalermi nelle sedi opportune. nessuno può permettersi di equivocare il gesto del voto con un infamante ‘saluto’ romano’ in una giornata che dovrebbe unire la nazione anziché dividerla». Lo ha scritto scritto in una nota il consigliere comunale di Cogoleto della Lega, Francesco Biamonti.

Siri: «Foto strumentale, fortemente indignato»

«Sono fortemente indignato con il Sindaco e Vice Sindaco di Cogoleto per la foto strumentale che hanno postato accusandomi di aver votato con il saluto fascista – ha commentato Mauro Siri -. Ieri sera quando il Sindaco ha ricevuto l’immagine da chi ha percepito non si quali parole, me l’ha mostrata facendomi anche notare che io ho votato con il pugno chiuso, dicendomi tu evidentemente non c’ entri e anche il vice sindaco e gli altri membri della Giunta e del gruppo consigliare di SiamoCogoleto non mi hanno mosso alcun addebito. Oggi vedo sulla stampa e su facebook pubblicate fotografie con il chiaro intento speculativo di fare notare che il mio voto palese richiama il saluto fascista. Sono anche indignato perchè la mia vita è stata pesantemente condizionata dalla politica dei regimi totalitari ed io non ho mai perduto occasione di condannare questi regimi ritenendoli una vergogna umana. Vedermi oggi trattato in questo modo, per sporchi giochi politici, mi lascia molto amaro in bocca, tanto che mi riservo di adire le vie legali».

Luigi Gambino: «Quello che è avvenuto merita la più ferma condanna da parte di tutti»

Anche Luigi Gambino, Sindaco di Arenzano, ha espresso la sua riprovazione in un post su Facebook:
«Quanto accaduto ieri sera durante il Consiglio Comunale di Cogoleto è di una gravità inaudita.
Fare il saluto romano, all’interno di un’istituzione, per di più il 27 gennaio, Giornata della Memoria, merita la più ferma condanna da parte di tutti.
Bene ha fatto, ad esempio, il mio Presidente di Regione a prendere subito una dura e ferma posizione.
Perché contro questi vili rigurgiti dobbiamo essere tutti dalla stessa parte!

Stefano Balleari: «Sono sicuro che il partito prenderà drastici provvedimenti»

Comunicato stampa del Capo Gruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria, Stefano Balleari.
«Il Capo Gruppo Consiliare di FDI in Regione, Stefano Balleari, si dissocia e condanna senza se e senza ma da quanto accaduto in Consiglio Comunale a Cogoleto.
La consigliera che ha fatto il Saluto romano durante la Giornata della Memoria non può appartenere al partito che fa parte dei conservatori europei sono sicuro che il partito prenderà drastici provvedimenti”.

Matteo Rosso: «Gesto inammissibile, chiederemo conto nelle sedi opportune»

Queste le parole di Matteo Rosso commissario regionale di FdI”.
 “Mi auguro che la consigliera potrà dare solide giustificazioni pena la sua espulsione. Siamo saldamente ancorati al movimento dei Conservatori Europei e non abbiamo bisogno di persone che non sappiano comprendere quanto di nuovo ci sia nella battaglia culturale e politica che stiamo affrontando per ripensare la globalizzazione. Per dare all’Italia e all’Europa una visione alta e nobile di una destra conservatrice moderna e proiettata verso un futuro dove globale non significa mortificazione e del locale e dell’individuo”.

Antonella Pollino: «Vilipendio inaccettabile»

Queste le parole di Antonella Pollino, Presidente della Fondazione Baglietto di Cogoleto:
«Quello che è accaduto nella nostra Casa Comunale proprio avantieri è un vilipendio inaccettabile.
La Sala intitolata a Sandro Pertini ha dato luogo ad un triste quanto mortificante spettacolo della storia Cogoletese.
Ma Cogoleto non è questo, non merita questo.
Mai avremmo pensato di finire sulle reti Televisive Nazionali per un evento così oltraggioso nei confronti di tutti noi cittadini e di tutte le generazioni di Partigiani Antifascisti che qui sono nati e cresciuti sacrificando la loro vita in nome della libertà.
Potremmo costituirci come parte civile, come parte lesa di un atto gretto e meschino, che ha macchiato la nostra integrità morale, le nostre origini e la nostra storia di tradizione Antifascista.
Non c è spazio nel nostro Comune per personaggi del genere, che mai e dico mai dovrebbero pensare di votare con questa modalità, ma l’oltraggio, l’offesa è ancor più letale nella Giornata della Memoria»