GiĆ il nome dell’iniziativa – “Volare nel buio” – dice tutto, evocando con una spiazzante ed efficacissima sintesi tutte le emozioni e i timori che ci assalgono in una frazione di secondo non appena all’improvviso manca la luce. Un tumulto di sensazioni per un viaggio dentro la notte nel quale dover fare affidamento a tutti i nostri sensi, ma non alla vista. Per riscoprire e reinterpretare il mondo secondo nuovi parametri.
Questo il senso della emozionante iniziativa organizzata da IAD Volare Volley in collaborazione con l’Associazione Genitori Ragazzi Non Vedenti ODV. Si tratta di una esperienza del tutto particolare che lo staff della societĆ pallavolistica arenzanese – come ci ha spiegato il Direttore Sportivo Gianfranco Tamburini nella clip in coda all’articolo – vuole offrire alle proprie atlete – e a tutti coloro che vorranno partecipare – per sperimentare e scoprire un nuovo modo di “vedere”.
SarĆ un viaggio nella totale oscuritĆ che trasformerĆ un semplice gesto quotidiano, come una passeggiata in Via Bocca ad Arenzano o come sorseggiare una bibita, in un’esperienza straordinaria. Chi l’ha giĆ compiuto racconta di aver vissuto qualcosa di unico che ha cambiato il proprio modo di pensare.
Il ritrovo sarĆ lunedƬ 6 novembre ad Arenzano alle ore 18,30 alla Madonnina di Via Olivete all’incrocio con via Verdi per una passeggiata in via Bocca e per vivere situazioni di vita quotidiana all’aperto attraverso i propri sensi. SeguirĆ alle ore 19,30 “Una pizza al buio” alla HambugElia di Via Manni (costo euro 20 compreso contributo per l’associazione) dove, bendati, si scoprirĆ un nuovo modo di mangiare una pizza assieme. Varcato l’ingresso – la linea di confine tra luce e buio – ci si troverĆ alle prese con una condizione mai sperimentata, nella quale si dovrĆ fare appello alle proprie capacitĆ per riuscire a destreggiarsi.
Un buio cosƬ profondo disorienta chi ĆØ abituato da sempre a fare affidamento sulla propria vista, ma ĆØ anche l’occasione per scoprire nuove dimensioni. Non si tratta di scoprire una realtĆ differente, si tratta piuttosto di una riscoperta, con modalitĆ diverse, dello stesso mondo che giĆ conosciamo.
Nel buio, anche il caffĆØ ha un altro sapore, una rosa un altro profumo, una voce un altro suono.
“Volare nel buio” non ĆØ una simulazione di cecitĆ ma un invito a sperimentare come la percezione della realtĆ e la comunicazione possano essere molto piĆŗ profondi e intensi in assenza di luce.
Unāesperienza unica per scoprire che la vita, anche per chi non vede, non ĆØ vuota ma semplicemente diversa.
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