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Arenzano, all’aranceto del parco Negrotto Cambiaso la battaglia biologica all’Aleurodite Nero degli agrumi

Sarà una autentica battaglia quella che si svolgerà prossimamente all’aranceto di Villa Negrotto Cambiaso ad Arenzano per sperimentare – grazie all’utilizzo di antagonisti naturali – la lotta contro l’Aleurodite Nero (Aleurocanthus spiniferus) un insetto invasivo di origini tropicali, segnalato per la prima volta nel 2008 su agrumi in Puglia, e che è in via di diffusione.

Il comune di Arenzano ha infatti autorizzato il Settore Fitosanitario della Regione Liguria all’utilizzo dell’area di sgambamento cani del Parco Comunale Negrotto Cambiaso  (l’aranceto) per il rilascio di antagonisti biologici dell’insetto per sperimentarne l’efficacia. In concreto alcune delle piante di agrumi presenti nell’area verranno protette con tessuto non tessuto, per la durata dello svolgimento della prova, per consentire una più puntuale valutazione in termini di efficacia degli antagonisti biologici rilasciati contro l’Aleurodite. L’area, in cui sono presenti gli aranci amari infestati dall’organismo nocivo, rappresenta infatti un sito ottimale per la prova, in quanto risulta relativamente protetta e dunque meno esposta a possibili atti vandalici. Inoltre questa attività – basata su una strategia di contenimento completamente naturale e biologica –  non comporterà limitazioni all’utilizzo dell’area cani.

Pur trovando casa su diverse specie vegetali l’Aleurodite ha una spiccata preferenza nell’insediarsi sugli agrumi. Le piante attaccate si riconoscono molto facilmente a causa della presenza, sul lato inferiore delle foglie, degli insetti che riescono a pungerle per sottrarne la linfa, provocando di conseguenza un generale deperimento della pianta attaccata.  Ma il danno più evidente è dato dall’elevata quantità di melata zuccherina che produce l’insetto e che, in caso di infestazioni, può arrivare a ricoprire frutti e foglie e favorire lo sviluppo di fumaggine, la quale a sua volta in quantità rilevanti è in grado di ridurre la fotosintesi e la respirazione fogliare, portando a diffusi disseccamenti.

La strategia di contenimento da sperimentare è stata individuata nell’utilizzo di antagonisti naturali come il coccinellide predatore Delphastus catalinae, e dall’acaro predatore Amblyseius swirskii. Le attività saranno svolte dal personale del Settore Fitosanitario della Regione Liguria, nell’ambito del Progetto di lotta biologica al Aleurocanthus.