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Progetto cashback: cos’è e come può aiutare i negozi sotto casa

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto n. 156 contenente il “regolamento per l’attribuzione delle misure premiali per l’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici”, noto più semplicemente come progetto cashback.  Il via è previsto per l’8 dicembre, compatibilmente con l’andamento della pandemia Covid. La data sarà stabilita dal Ministero dell’Economia, che sta lavorando agli ultimi dettagli, mediante pubblicazione sul proprio sito internet.

Si tratta del progetto con cui il governo punta da un lato ad incentivare gli acquisti effettuati nei negozi “fisici” e dall’altro a favorire il sempre maggiore utilizzo del denaro virtuale o elettronico, rappresentato da carte di credito, app di pagamento ecc.

L’idea era nata tempo addietro – ante pandemia – essenzialmente con la finalità di promuovere la transizione del paese verso una dimensione “cashless”, che privilegi l’uso della moneta elettronica al posto del contante, e per combattere l’evasione fiscale.

Ma ora a questa finalità se ne aggiunge un’altra altrettanto importante in un momento di forte sofferenza per le attività commerciali: favorire gli acquisti nei negozi definiti “fisici”. Definizione coniata per identificare i negozi che troviamo nelle strade delle nostre città, magari sotto casa: quelli che alzano la serranda al mattino sperando, in questo momento di crisi, di riuscire a fare altrettanto il giorno dopo, per distinguerli da quelli virtuali che operano solo on-line e che non sono inseriti nel programma.         Ma vediamo in concreto come sarà operativo il progetto.

Come funzionerà il cashback a regime da Gennaio 2021

Il principio è semplice: chi acquista nei negozi “fisici” pagando con carta di credito o altri mezzi di pagamento elettronici ottiene un cashback – ossia un rimborso – pari al 10% di quanto speso, entro il limite rimborsabile di 150 euro su base semestrale e da totalizzare con un numero di acquisti non inferiore a 50. Nelle intenzioni del governo questa soglia minima dovrebbe garantire da un lato il più ampio frazionamento dello shopping a beneficio, prevedibilmente, di più negozi, e dall’altro la  maggior diffusione nell’uso della moneta elettronica.

Dopo i primi sei mesi il contatore si azzera e si ricomincia con il calcolo; il termine del programma è previsto al momento al 30 giugno 22 con una proiezione, quindi, su tre semestri. Poiché la base di calcolo è semestrale si potranno ottenere sino a 300 euro l’anno di rimborsi (150 euro per ciascun semestre). Da notare che, come espressamente indicato nel regolamento, “si tiene conto delle transazioni fino ad un valore massimo di 150 euro per singola transazione. Le transazioni di importo superiore a 150 euro concorrono fino all’importo di 150 euro”. In sostanza conviene fare ad esempio due acquisti singoli da 150 euro piuttosto che uno solo da 300. I rimborsi saranno erogati entro 60 giorni dal termine di ciascun semestre.

Non solo: è previsto anche un super cashback destinato a premiare – sempre su base semestrale – i primi 100.000 partecipanti più attivi per numero (non per valore) di acquisti effettuati; a questi spetterà infatti un ulteriore bonus di 1.500 euro. Insomma tra cashback e super cashback si possono raggranellare sino a 3.300 euro di rimborsi all’anno, che potrebbero ulteriormente crescere sino a 3.450 tenendo conto di quanto previsto in fase sperimentale per questo dicembre, come vedremo più avanti.

Come partecipare al programma cashback

Per partecipare sarà sufficiente iscriversi al programma utilizzando l’app mobile IO (ma attenzione perché richiede lo SPID o in alternativa la carta di identità elettronica CIE) indicando il proprio codice fiscale, l’Iban del conto su cui si vuole ricevere il rimborso e gli estremi dei mezzi di pagamento che utilizzeremo (in altre parole ad esempio il numero della carta di credito).  Il programma consentirà il riconoscimento automatico di ogni pagamento effettuato con quello specifico mezzo, attribuendolo automaticamente all’utente registrato in modo da calcolare il rimborso spettante e poterlo effettuare poi a suo favore. La partecipazione è riservata ai maggiorenni residenti in Italia e solo per acquisti personali e non aziendali.

La sperimentazione “natalizia” con super bonus

La fase sperimentale, di cui sapremo a breve la data di avvio e che si concluderà il 31 dicembre, prevede la possibilità di ottenere in questo mese un super bonus di 150 euro, con lo scopo di sostenere gli acquisti nel periodo natalizio.  La modalità di funzionamento sarà analoga a quella descritta in precedenza ma saranno sufficienti 10 pagamenti sino a fine anno. In sostanza il mese di dicembre sarà considerato – in questa fase sperimentale – equivalente a un intero semestre per il rimborso massimo ottenibile ed il relativo rimborso sarà erogato nel mese di febbraio 2021.

Basteranno i fondi stanziati?

Per il progetto cashless i rimborsi sono previsti rispettivamente nel limite di 1.367,6 milioni di euro per il primo semestre 2021 e di 1.347,75 milioni di euro per il secondo semestre 21 ed il primo semestre 22. Qualora le risorse finanziarie stanziate non consentano il pagamento integrale dei rimborsi spettanti, gli stessi saranno proporzionalmente ridotti.