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Autostrade: da oggi il cashback per i ritardi dovuti ai cantieri. Ecco come funziona

Autostrade per l’Italia (Aspi) ha finalmente annunciato il tanto atteso “cashback” sui pedaggi. Si tratta del rimborso dal 25% al 100% del costo del pedaggio che spetta all’utente in relazione ai ritardi causati dai cantieri rispetto ai tempi di percorrenza normali.

Per ottenerlo sarà sufficiente scaricare la app “FREE TO X”, già presente su App Store di Apple e su Google Play. Da sottolineare che – per ora – spetterà solo sulla rete di Autostrade per l’Italia (Aspi) che tuttavia copre circa metà dell’intera rete autostradale nazionale.

Via il 15 settembre: da oggi insomma si inizia ad aver diritto al rimborso nei casi previsti, rimborso che potrà essere richiesto da tutti  (tranne per ora gli aderenti a consorzi), indipendentemente dal veicolo guidato (auto, moto, camion, furgoni ecc.)

Come funziona

Per avere diritto al rimborso si deve prendere come riferimento il tempo di percorrenza medio standard (cioè rilevato in situazioni normali) e confrontarlo con quello effettivamente impiegato in seguito a problemi legati ai cantieri (ma attenzione: cantieri la cui presenza deve essere accertata come accertato deve essere il fatto che abbiano causato disagi). Infatti non danno diritto al rimborso i ritardi dovuti a situazioni non connesse alla presenza dei cantieri, tipo situazioni meteo o incidenti o ancora manifestazioni ecc.

Il tempo standard è calcolato sulla velocità di 100 km/h per i veicoli leggeri e 70 km/h per quelli pesanti. Nel raffronto – se il ritardo supera la soglia critica di almeno 15 minuti rispetto al tempo standard – si ha diritto al rimborso, che sarà proporzionale all’entità del ritardo, con un meccanismo a fasce.

Come si fa per avere il rimborso

Il rimborso è automatico solo per chi ha il Telepass. Chi non lo ha e ritiene di aver avuto un tempo di percorrenza eccessivo dovrà inviare una segnalazione tramite la app dedicata Free To X. La app è scaricabile gratuitamente su tutti gli smartphone ma richiede di registrarsi.

Chi non ha il Telepass, dovrà allegare la ricevuta del pedaggio (basta fare una foto e allegarla tramite la app) da cui si vede il tratto percorso (sigla del casello di ingresso e sigla del casello di uscita) e relativi orari che così certificano il tempo di percorrenza effettivo.

A quel punto, il sistema ha tutti i dati per valutare se il richiedente ha diritto al rimborso e, nel giro di 24-48 ore, invia una notifica via mail con l’esito.

In caso positivo il rimborso si potrà ottenere in due modi:

– per chi ha un sistema di telepedaggio tramite uno sconto in fattura (ma questa via è ancora allo studio e non è certo che possa essere attivata dal prossimo 1° gennaio)

– con gli altri sistemi di pagamento, in seguito alla notifica dell’esito va indicato l’Iban del conto corrente sul quale si desidera che il rimborso sia accreditato e va allegata l’immagine di un documento d’identità valido.

I primi rimborsi inizieranno ad arrivare da gennaio.

Per maggiori dettagli ecco il link al sito Free To X